8^ Giornata: Virtus Moie - Dragon's Cupramontana 6-0 (p.t.3-0)

09.11.2013 17:33

I convocati di mister Tassi: Brega, Mingo, Bellagamba, Pittori, Ferazzani, Cesaroni, Ciaffoni, Copparoni; Ceccarelli, Saitta, Tosti (K), Tassi.

Marcatori: Ciaffoni, Autorete, Ferazzani, Ciaffoni, Ferazzani, Pittori

A Cupra lo chiamano e lo sentono derby già da tempo, qui a Moie qualcuno ha iniziato a chiamarcelo ed a sentirlo da questa stagione. Sicuramente non sarà un derby cittadino ma i molti ex, gli amici, i nemici, i 6 scontri in due stagioni, gli screzi in amichevole e molti altri fattori hanno reso quella di ieri una partita veramente “sentita”. Il classico. Il DERBY.

La storia recente è segnata da un grandissimo equilibrio, una vittoria a testa in coppa e due pareggi in campionato ma la storia di ieri è ben diversa e non servirebbe neanche scrivere per constatare il dominio virtussino. Un 6-0 che non lascia spazio a recriminazioni arbitrali, a sfortuna, a gol mangiati o a nient’altro. Il campo ha parlato e lo ha fatto grazie ad una delle prestazioni più belle che ho visto da quando seguo questa Virtus.

A parlare ci sono poi le statistiche raccolte grazie all’ausilio delle riprese, 26 tiri in porta per i locali contro i 13 degli ospiti (5 dei quali sul 6-0 e dei restanti 4 arrivano da palla ferma); 15 occasioni da gol (escluse le reti) contro 2.

Analizzando più in dettaglio il match ci si accorge della strada che prenderà già dalle prime battute, infatti, Ferazzani dopo soli 20 secondi ruba palla ad un avversario e tutto solo avanti al portiere gli calcia addosso. Nei seguenti cinque minuti le occasioni da gol saranno già  quattro prima con Tosti che si fa parare una conclusione dal secondo palo e “para” un bel tiro di Ciaffoni poi di nuovo con Ferazzani (in grandissima condizione) che perde il tempo di concludere a rete ancora solo avanti al portiere.

La rete del vantaggio però arriva più tardi, intorno al decimo minuto, con Ciaffoni che di punta fredda l’estremo difensore ospite sull’ottimo servizio di Ferazzani. Poco più tardi una conclusione di Ceccareli viene salvata sulla linea.

Il 2-0 arriva grazie ad una punizione di Ciaffoni che viene deviata in rete dal difensore a protezione del secondo palo.

 

A fine partita i cuprensi recrimineranno che la palla non è entrata del tutto ma la moviola da ragione al direttore di gara ed evidenzia come nel frangente non ci siano state praticamente proteste da parte dei Dragoni. Altre proteste arrivano sul 2-0 a causa di un fallo di Copparoni sull’altro ex Anibaldi avvenuto al limite dell’area, per gli ospiti il contatto è avvenuto all’interno dell’area per il direttore di gara all’esterno (purtroppo la moviola non coglie il contatto).

Il 3-0 lo segna Ferazzani con una fucilata dal limite dell’area sul rimorchio di Tosti.

Nella ripresa l’obiettivo è segnare subito la rete che chiuderebbe la partita e già dopo un minuto Tosti serve a Ciaffoni la palla del 4-0 con una bella triangolazione dal fallo laterale. Poco prima ci aveva provato Bellagamba ma la sua non era stata una conclusione fortunata.

In seguito tre buoni tentativi da parte del simulatore Saitta (???) che manda a bere due volte il proprio marcatore ma non trova la giusta freddezza solo avanti al portiere.

Intorno al ventesimo le altre due mazzate. Prima ha marcato il tabellino nuovamente Ferazzani (anche stavolta la sua conclusione è stata deviata) poi con Pittori, a segno da tre derby consecutivi, che ribatte a rete una sua stessa conclusione salvata da Abatelli. Esultanza da derby per lui.

Nel finale (ultimi 7-8 minuti) la Virtus cala l’intensità di gioco e le occasioni da rete non arrivano più se non a favore degli ospiti. Sulla casella reti subite resta comunque lo zero grazie  soprattutto agli ottimi interventi di Brega subentrato a Mingo, anch’esso autore di una prestazione impeccabile.

Ampliando la visione sull’incontro si potrebbero fare miriadi di paragoni…c’è chi ha paragonato il nuovo manto del palazzetto a quello dell’Australian open, il blu è lo stesso ed i punteggi anche ma il paragone che scelgo io è quello della caccia, la caccia al drago, perché di questo si è trattato, con la creatura mitologica alla mercé dei dardi scoccati dai cacciatori in maglia rosso-blu. Un altro motivo per cui la scelta del paragone è questa è perché si allaccia alla perfezione all’unica recriminazione che posso fare ad una gara che altrimenti sarebbe stata perfetta perché negli ultimi minuti la Virtus ha mollato la presa ed ha lasciato il campo all’avversario dominato in lungo e in largo fino a quel momento.

Gli esperti cacciatori di draghi sanno che quando la preda è questa non basta ucciderla ma ne va trafitto il cuore affinché non si rialzi più. D’accordo, forse esagero, forse questo è stato fatto ma a quel punto prima di tornare a casa ci si deve fare la foto ricordo con il piede sopra la carcassa. Una vittoria così lascerà segni nel futuro immediato ma un punteggio ancora più rotondo sarebbe entrato di diritto nella storia.

Ci saranno altre occasioni per entrare nella storia. Già da venerdì 14 novembre ore 22:30 ne avremo a disposizione una con la capolista che risalirà la Vallesina per saggiare il manto dell’Open dove troveranno una squadra agguerrita e rinfrancata dal punto di vista morale dopo l’ottima prestazione nel derby.

Complimenti a TUTTA la squadra, in campo o in tribuna.

AVANTI VIRTUS!

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